Interazioni umane ”false” – parte 1 –

Lo vedo e lo vivo ogni volta che mi trovo in mezzo alla folla. Ciò di cui si parla è talmente prevedibile da essere preoccupante.

Ho l’impressione che ognuno dica ciò che più conviene affinchè sia accettato e approvato dagli altri, poco importa se è davvero ciò che pensa o no.

Se 2 su 5 ridono, prima o poi rideranno anche gli altri 3. Se si parla di quanto sono belle le bionde, difficilmente chi preferisce le more dirà la sua, finirá per dire che pure a lui piacciono le bionde. (Non si sentano offese le donne, è solo un esempio).

Quindi quando ci si parla non si è mai del tutto sinceri con se stessi, finendo per mentire anche agli altri. C’è troppo timore di apparire diversi o malati e quindi di venir allontanati e rimanere soli come cani.

Il bisogno istintivo di sentirsi parte di un gruppo di propri simili prevale sui propri bisogni personali, sulla propria e reale volontà.

Ma tornando alla banalitá di cui dicevo, gli argomenti sono calcio, politica e poco altro (come stai, come va, cosa hai fatto oggi, che farai domenica..) e comunque mai niente di veramente costruttivo per il singolo o per il gruppo.

Ma tutto questo non accade perchè siamo ignoranti, accade perchè seguiamo troppo i nostri ragionamenti soffocando le intenzioni reali che vengono dal di dentro, dalla pancia! Non possiamo star sempre a ragionare troppo su ciò che vogliamo! Se in un gruppo di amici gli altri ridono ma io sono triste allora devo essere triste! Devo ascoltare me stesso e non gli altri! Ne tanto meno la ragione! Coerenza con se stessi significa anche essere coerenti con gli altri e nella vita!

Vi pare poco??

Se uno è triste non dovrebbe ragionare, dovrebbe piangere, per esprimere ciò che ha dentro e per sfogare quindi la tristezza.

Se per esempio sono in gelateria e decido di prendere un gelato, non posso star un ora a scegliere che gusti voglio ragionando su quale sia più leggero,quale più dolce, e ma oggi ho pranzato abbondante quindi…. È un gelato! Non un trattato sulla salute! Prendi semplicemente quello che VUOI in quel momento!

Sarà un esempio stupido, ma rende l’idea. A volte l’azione migliore é quella istantanea, senza tentennamenti.

Non sto dicendo di non usare mai la testa, sto dicendo che usiamo troppo la testa anche per questioni banali. Di conseguenza, le nostre reali intenzioni rimangono soffocate perché troppo filtrate dalla ragione e prima o poi ne soffriremo, perchè verranno fuori a forza!

A vedere la gente che cammina per strada sembrano tutti uguali, seri e cupi come zombi. Eppure son sicuro che c’é più di qualcuno che vorrebbe far una corsetta o saltare! Urlare al mondo per qualcosa di bello che gli è accaduto magari, o al contrario, urlare perchè sta male, battendo i piedi a terra ma non lo fa. Ha paura di apparire troppo diverso o “pazzo” agli occhi degli altri ”zombi”, come dicevo.

Quindi continua in quel momento ad ascoltare la ”ragione” mantenendosi serio e cupo come tutti, mentre sente le farfalle nello stomaco che gli urlano vendetta! Fa una cosa mentre il suo corpo e la sua mente gli impongono di farne un’altra! Ovvio che non stará mai bene chi fa così, e purtroppo siamo quasi tutti che facciamo così.

È molto difficile, ma dovremmo imparare ad essere spontanei come i bambini. Loro non ragionano e agiscono di pancia, cosa che abbiam dimenticato.

Tuttavia, l’urgenza oggi sembra quella di omologarsi e diventare un manipolo di “zombi” tutti identici tra loro e ci stiamo riuscendo benissimo! È questo che intendo quando parlo di ”società malata”, ma purtroppo non è un bene.

Al contrario di noi gli animali vivono benissimo perchè seguono solo l’istinto, similmente hai bambini, non hanno una ragione. Noi invece siamo combattuti tra ragione e istinto.

E sembra ovvio che la ragione abbia preso troppo il sopravvento ma spesso più che ragionare si tratta solo di copiare gli altri, omologarsi per non sentirsi diversi.

Se invece tornassimo ad essere individui e non masse, saremo finalmente noi stessi e ognuno sarebbe originale proprio per questo, apportando un pizzico di novitá nella propria vita e in quella degli altri e soprattutto benessere! Perché seguirebbe ciò che davvero vuole.

Mi rendo conto che é un discorso complesso e andrebbe approfondito, ma io sono un perfetto ”nessuno” e non sono ne psicologo ne sociologo, mi limito a scrivere ciò che vedo.

Che hai??